Ho cercato di ripercorrere quelli che sarebbero potuti essere i pensieri di Clay una volta che si è scontrato con la dura realtà, e ha fatto i conti con sé stesso.
Ripeto, come ho già fatto nel mio precedente scritto, che quella che scrivo è una mia PERSONALE visione e interpretazione, dato che nella testa di Clay non ci potrò mai entrare.
Precisiamo, io ritengo che Clay non si possa in alcun modo colpevolizzare, dato che i sentimenti sono una cosa talmente intima e personale che nessuno deve sentirsi in diritto di giudicarli e ognuno deve essere libero di viverli con i propri tempi e modi.
Clay nella serie si sente in colpa, e io ho cercato di dare voce ai suoi pensieri.
Fatemi sapere se quello che ho scritto vi è piaciuto, ogni vostro parere (o critica) mi aiuta a crescere e mi incentiva a scrivere ancora.