«Il nostro era uno strano gioco, ormai. Oscuro comprendere chi fosse la preda e chi il predatore.»
Ginevra: Se al mio ex non fosse venuto in mente di aggredirmi fuori dal bar in cui lavoro, non sarebbe stato uno giorno diverso dagli altri. Poi LUI mi ha salvato. Jayden... Il suo nome mi è rimasto impresso, tanto quanto i suoi occhi... Così luminosi, profondi, due pozze d'oceano in cui annegare. Non lo rivedrò mai più, non so chi sia, ma non riesco a smettere di pensargli.
Jayden: È buffo come l'aver deciso di bere una coca, un gesto apparentemente innocuo, mi abbia fatto commettere una serie di idiozie che nel mio lavoro sono considerate un vero e proprio suicidio. Salvare la ragazza non è stato il modo migliore per passare inosservato, come nemmeno rivelarle il mio vero nome. Pazienza. Non è mia intenzione rivederla e, se sapesse cosa faccio nella vita, non vorrebbe rivedermi nemmeno lei.
Un mese dopo.
Ginevra: Ho passato la vita tentando di non farmi notare, schiacciata da un passato che mi perseguita ancora, pensavo di esserci riuscita, di essere al sicuro per sempre, invece sono stata presuntuosa e il peggiore dei miei incubi si è avverato. Legata e bendata, in un furgone che non so dove mi condurrà, ho la consapevolezza di essere stata rapita. L'unica speranza è che mi uccidano in fretta. Credo di essere precipitata in un abisso senza fondo e ancora non ho visto niente.
Jayden: La mia capacità di non provare emozioni sarà messa a dura prova: il cliente ha scelto LEI, proprio Ginevra. L'unica ragazza che mi abbia mai incuriosito da quando faccio questo lavoro. Vincerò anche stavolta, io non ho un cuore, non provo sentimenti, ho smesso di farlo per dimenticare, per continuare a vivere. Concluderò la vendita come sempre, poi mi dimenticherò di lei e la mia vita andrà avanti come sempre.
Dal capitolo 1:
C'era un motivo ben preciso per cui mi tuffavo da una scogliera alta venti metri.
Era l'unico modo che mi era rimasto per sentirmi viva. Quello, ed ogni altra cosa pericolosa o rischiosa. Volevo sentire il cuore battere all'impazzata, l'adrenalina scorrere imperiosa nelle vene e avere la sensazione di trovarmi ad un passo dalla morte.
Dal capitolo 18:
Scattava sempre qualcosa in quelle occasioni, quando avevi la possibilità di morire da un momento all'altro. Successe anche con noi. Inevitabilmente, fra noi si creò un legame. Mi chiedevo solo a cosa avrebbe portato tutto quello ed avevo paura, perchè sapevo che ci avrebbe segnati entrambi. Scoprii anche un'altra cosa quella sera: io ed Aron eravamo simili, fin troppo simili.
Dal capitolo 22:
Aron non era quel genere di persona che riuscivi ad inquadrare nel giro di poche conversazioni, era totalmente differente. Era quel genere di persona che dovevi scoprire di giorno in giorno, che si rivelava a poco a poco.
Commenti dall'epilogo/ultimo angolo autrice:
BeatrixOlderdarkness: 《La tua storia mi ha lasciato semplicemente senza fiato.
Mi hai accompagnata per quattro giorni con la storia di Jane e Aron. Mi hai accompagnata facendomi sentire viva. Perché sì, solo le storie belle ti fanno sentire viva. E questa è bella. Nel senso che intende Jane, nel senso che intende Aron guardando Jane.
E poi: Aron. Maledizione se mi è piaciuto! Ha un carattere profondamente interessante che mai prima d'ora avevo trovato. La sua originalità l'ho apprezzata molto》
mooncatsaresad:《Questo libro è il più bello e significativo che abbia mai letto, mi ha fatto provare emozioni che pochissimi altri libri mi hanno fatto provare》
ellie_pie:《La tua capacita di scrittrice mi ha davvero stupefatta. Nemmeno nei libri che ho a casa ho mai letto qualcosa di tanto stupendo e meraviglioso》
[COMPLETATA]