[COMPLETATA 06/06/2017]
Aveva una matita in mano, avrebbe potuto scrivere e disegnare ciò che voleva. Avrebbe potuto vantarsi delle sue abilità artistiche, della sua bravura indiscussa nel creare storie, poesie. Avrebbe potuto essere ciò che aveva dimostrato per anni interi, invece scrisse un messaggio in anonimo. Voleva poter scrivere con qualcuno che non lo giudicasse. Esisteva una persona del genere? Draco se lo chiese mentalmente una centinaia di volte. Non sapeva che dall'altra parte del castello anche un'altra persona si rivolgeva le stesse domande. Questa persona era: Granger Hermione.
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matita s. f. [dall'ant. amatita, che ha lo stesso etimo di ematite]. - 1. a. Strumento per scrivere, costituito da un sottile cilindro (mina) di un impasto di grafite o di altre materie coloranti, racchiuso in una guaina di legno dolce che viene per l'uso tagliato a punta, in modo da lasciare scoperta l'estremità della mina: m. nera, rossa, rosso-blu, copiativa; temperare la m.; scrivere, disegnare a m.; m. automatiche, nelle quali la mina è inserita in un astuccio cavo dotato di un pulsante che consente di farla avanzare man mano che si consuma, in modo che sporga sempre la quantità necessaria, senza bisogno di temperarla.
◆ Dim. matitina; accr. matitóna, e matitóne m. i
Credo sia abbastanza ovvio...
Siccome Papá Riordan è un piccolo -grande- figlio di *inserire nome della città del cavallo* ha gentilmente omesso la parte dove Will e Nico si mettono insieme.
Quindi, ecco come la vedo io.
In più ci saranno altri capitoli con momenti sconnessi tra di loro, senza un particolare filone. Solo momenti dolci.
Piccola precisazione: in questa storia Will ha 18 anni e Nico 16 perché ho deciso così. Grazie dell'attenzione.
NESSUNO è obbligato a leggere. Per cui se non ti piace il genere è okay, ma almeno non essere masochista e sadico, e evita la storia del tutto. Graize.
Per chi è ancora qua, iniziamo!