Lui era lì in carne ed ossa, di fronte a me, in un secondo tutti i miei incubi avevano preso vita. I suoi occhi continuavano a fissarmi ed io ero totalmente persa in essi. Dopo interminabili minuti spezzò quel silenzio dominante. 《Vuoi essere la mia bambola?》 La sua voce era così calma, ma si precepiva anche una certa dose di pazzia. E forse fu proprio allora, in quel tempo che precede la risposta ad una domanda posta, che pensai... forse non sono mai stati incubi... forse sono sempre stati sogni. Se siete curiosi di conoscerne la risposta leggete questo libro.