La ventunenne Annabelle Lewinsky, non era la classica ragazza che ti lasciava a bocca aperta, ma aveva di sicuro molto altro di interessante che ti spingeva a conoscerla meglio. Non amava la discoteca, al suo posto preferiva piuttosto sdraiarsi sul divano con un libro e una tazza di tè caldo. I suoi capelli erano una cascata di riccioli rossi, che arrivavano fino alle spalle e la sua pelle bianca e candida, è coperta di varie e piccole lentiggini. Aveva un sorriso stanco, a causa del suo ragazzo Jonas, decisamente più grande, che ormai da tempo la trattava come se fosse spazzatura, o peggio. I suoi occhi verde speranza, non brillavano più di quest'ultima, piuttosto di paura e angoscia. Di solito era una ragazza calma e tranquilla, non si arrabbiava per nulla, era indifferente a molte persone, anche se era stata costretta da Jonas, il quale le aveva impedito varie volte di socializzare, ma non era mai arrivata ad essere scorbutica o acida. Amava lo stesso quei pochi suoi amici che ancora le rimanevano, e per loro avrebbe fatto in ogni caso l'impossibile. La sua passione era sempre stata la scrittura, passava intere giornate a scrivere, ma nessuno aveva mai potuto leggere ciò che scriveva: lei diceva fossero suoi pensieri, e che sarebbero dovuti appartenere solo a lei. Aveva resistito anche con Jonas, nonostante il risultato fosse stata una spintonata. È raro che qualcuno abbia forza di volontà a sufficienza da resistere senza neanche versare una lacrima per non dare la soddisfazione al proprio "uomo" di vederla distrutta, proprio come Annabelle. Ma un giorno porrà fine a tutto questo e conoscerà un ragazzo meglio di chiunque altro, James Brooke, un ventisettenne laureato in psicologia, ostinato a voler aiutare Annabelle senza che le potesse accadere più nulla.
Mi presento: sono Cloe Ricci, nata e vissuta a Roma, e a 30 anni appena compiuti non avrei mai creduto che i miei sogni potessero avesserarsi. Invece mi sono ritrovata con un libro in vetta alle classifiche e finalmente una mia indipendenza.
Ma credete veramente che tutto possa andare così liscio? Se, come me, siete lettori, sapete che ciò è impossibile.
Infatti, come se l'universo dovesse equilibrare tutta questa fortuna con un po' di sana sfiga, ho scoperto che sono l'amante del mio amico speciale, Federico, quello che da cinque anni a questa parte mi ripete che non vuole relazioni serie, e in più, per aggiungere un po' di brio, la casa editrice con la quale ho pubblicato ha ricevuto una denuncia per plagio. E questo potrebbe sembravi il peggio, ma vi assicuro che non lo è. Nono, il peggio sta nel fatto che per uscire da questa situazione del cazz.. Emm Spiacevole, devo collaborare con il peggior stronzo di tutta Roma: Giuliano Serafini. Un avvocato arrogante, presuntuoso e pieno di sé che detesto più o meno da quando ho cinque anni - sì, siamo amici di famiglia, e come se non bastasse lui è anche l'odioso fratello maggiore del mio migliore amico.
Ma secondo voi, in quanti modi può finire questa storia?