La ventunenne Annabelle Lewinsky, non era la classica ragazza che ti lasciava a bocca aperta, ma aveva di sicuro molto altro di interessante che ti spingeva a conoscerla meglio. Non amava la discoteca, al suo posto preferiva piuttosto sdraiarsi sul divano con un libro e una tazza di tè caldo. I suoi capelli erano una cascata di riccioli rossi, che arrivavano fino alle spalle e la sua pelle bianca e candida, è coperta di varie e piccole lentiggini. Aveva un sorriso stanco, a causa del suo ragazzo Jonas, decisamente più grande, che ormai da tempo la trattava come se fosse spazzatura, o peggio. I suoi occhi verde speranza, non brillavano più di quest'ultima, piuttosto di paura e angoscia. Di solito era una ragazza calma e tranquilla, non si arrabbiava per nulla, era indifferente a molte persone, anche se era stata costretta da Jonas, il quale le aveva impedito varie volte di socializzare, ma non era mai arrivata ad essere scorbutica o acida. Amava lo stesso quei pochi suoi amici che ancora le rimanevano, e per loro avrebbe fatto in ogni caso l'impossibile. La sua passione era sempre stata la scrittura, passava intere giornate a scrivere, ma nessuno aveva mai potuto leggere ciò che scriveva: lei diceva fossero suoi pensieri, e che sarebbero dovuti appartenere solo a lei. Aveva resistito anche con Jonas, nonostante il risultato fosse stata una spintonata. È raro che qualcuno abbia forza di volontà a sufficienza da resistere senza neanche versare una lacrima per non dare la soddisfazione al proprio "uomo" di vederla distrutta, proprio come Annabelle. Ma un giorno porrà fine a tutto questo e conoscerà un ragazzo meglio di chiunque altro, James Brooke, un ventisettenne laureato in psicologia, ostinato a voler aiutare Annabelle senza che le potesse accadere più nulla.