La mia rovina {rikady}

La mano di Riccardo stringe leggermente la mia coscia e la sua testa è appoggiata alla mia spalla. Dorme.
Io guardo fuori dal finestrino del treno, in direzione Roma.
Se un mese fa qualcuno mi avesse detto che avrei preso un treno con Riccardo Marcuzzo, da Milano fino a Roma probabilmente gli avrei dato del pazzo; ma nemmeno io, ora come ora, mi rendo conto di tutto quello che mi è capitato negli ultimi giorni.
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[dal capitolo 15]
Quando poi sabato scorso è piombata da me in pigiama e coda spettinata, era così bella che la realtà mi è caduta addosso come un macigno.

Lei mi piace.
Mi piace da morire.
Ma a lei piace Mike, e ora è qui appoggiata alla mia spalla a piangere.