New Gen
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Ongoing, First published Jul 28, 2017
A volte basta poco per essere catalogato come "diverso", così poco che potremmo essere odiati solamente per un gene. 
È difficile farsi strada nelle avversità e cercare in tutti i modi di non cadere e di rimanere impassibili di fronte a continui pregiudizi. 
Gli Ultraevoluti sono la piaga dell'umanità, così dicono tutti. Devono estinguersi assolutamente. 
Gli Ultraevoluti e la El Dorado sono ormai in continua guerra tra loro, ma alla New-Gen c'è qualcuno che ha degli ideali diversi, e un sogno. Lui continuerà a battersi contro quella società che opprime il diverso, e contro anche se stesso. Sarà costretto a rinunciare ai suoi principi e compiere azioni che mai avrebbe voluto. Sarà un ragazzo dalla sconfinata passione per il calcio, insieme alla sua squadra, a risvegliare la fiamma che dormiva da ormai troppo tempo nel suo cuore. 

PREMESSA: in questa fanfiction una squadra è composta da 12 giocatori titolari, non quindi da 11.

PREMESSA IMPORTANTE:
Mark Evans, in questo libro, verrà identificato solo come Allenatore Evans o con Mark, seguito però dal cognome Evans. O comunque il contesto farà capire di chi si sta parlando.
La maggior parte delle volte, però, con il personaggio normale di Mark si intende il nuovo personaggio che ho inserito all'interno del mondo inazumaniano.
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#829inazumaeleven
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30 parts Ongoing

Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre. Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura". Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro. Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido. Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata. Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.