Hanna Horowitz abita a Biełsko-Biała, nella Polonia meridionale. A differenza di molti suoi concittadini, non è cattolica, ma ebrea. Eppure questo non le causa alcun problema. Almeno fino a quando, la Polonia non viene invasa dal Terzo Reich. Hanna si trova improvvisamente sola, senza amici, senza nessuno. Quando suo padre viene fatto prigioniero dai nazisti, parte per cercarlo. Scopre che sta per tornare a casa, e anche lei ci ritorna. Ed è durante il viaggio, che il primo amore si materializza. Ed è ebreo anche lui. E tornano assieme. D'ora in poi, saranno entrambi fonte di sostenimento, lui per lei e lei per lui. Si sosterranno e si ameranno sempre, per le strade di Sosnowiec, durante il periodo di contrabbando, nei ghetti, nei nascondigli, nelle carceri...si ameranno anche quando il carro-bestiame li porterà ad Auschwitz-Birkenau...
"Quando riaprì gli occhi, si trovò immersa nella nebbia. Provava tanta tristezza quanto gioia. Ma non era sola. C'era un'ombra, una bella ombra. La prese per mano e la portò via da quel luogo. E mentre scomparivano nella nebbia, Hanna si sentì sicura di se, sentì di amare l'ombra. Sentì di essere una stella che brillava. Perchè, finché avrebbe vissuto, la sua stella avrebbe sempre e solo brillato..."
"I poeti canteranno gli eroi, consegnandoli all'Immortalità"
Ecco ciò che mi hanno insegnato. E io ho consumato la vita per cercare parole con cui glorificare Roma. Però, mentre varco la soglia dell'Ade, non è all'Eneide che penso. Sono altre le domande che mi tolgono il respiro: chi canterà me? i miei affetti? i sogni e le paure che mi hanno animato? Tutto ciò che ho ritenuto importante è destinato a perdersi nelle intricate tele del Fato?
Temo di sì.
E il cuore comincia a battere al ritmo dei ricordi.
Il mio nome è Publio Virgilio Marone, e questa è la mia storia.
BOOKTRAILER: https://youtu.be/027oUpRAu6A
Capitoli previsti: 84 (inclusi quelli non numerati), se todo va bien