Hanna Horowitz abita a Biełsko-Biała, nella Polonia meridionale. A differenza di molti suoi concittadini, non è cattolica, ma ebrea. Eppure questo non le causa alcun problema. Almeno fino a quando, la Polonia non viene invasa dal Terzo Reich. Hanna si trova improvvisamente sola, senza amici, senza nessuno. Quando suo padre viene fatto prigioniero dai nazisti, parte per cercarlo. Scopre che sta per tornare a casa, e anche lei ci ritorna. Ed è durante il viaggio, che il primo amore si materializza. Ed è ebreo anche lui. E tornano assieme. D'ora in poi, saranno entrambi fonte di sostenimento, lui per lei e lei per lui. Si sosterranno e si ameranno sempre, per le strade di Sosnowiec, durante il periodo di contrabbando, nei ghetti, nei nascondigli, nelle carceri...si ameranno anche quando il carro-bestiame li porterà ad Auschwitz-Birkenau...
"Quando riaprì gli occhi, si trovò immersa nella nebbia. Provava tanta tristezza quanto gioia. Ma non era sola. C'era un'ombra, una bella ombra. La prese per mano e la portò via da quel luogo. E mentre scomparivano nella nebbia, Hanna si sentì sicura di se, sentì di amare l'ombra. Sentì di essere una stella che brillava. Perchè, finché avrebbe vissuto, la sua stella avrebbe sempre e solo brillato..."
Dopo nove anni, Lauren esce dal carcere, ma le cose sono radicalmente cambiate, sia per la sua persona che per la sua vita.
Cos'è successo in questi nove anni e cosa succederà da adesso in poi? Niente è come lo ricordate.