Tutti sono abituati a cominciare da un inizio, o meglio, quasi nessuno parte dalla conclusione di un testo per leggerlo, ma diciamo solo che io sono un tantino differente. Cominciando da una tipica conclusione, ho provato a conquistare l'impossibile. Lei era l'opposto di me, così celestiale, così terribilmente perfetta, un angelo del paradiso che non si sarebbe mai dovuto avvicinare così tanto ad un'anima dannata come la mia. Ma amava giocare col fuoco, vivere nella paura di bruciarsi era come una droga per lei e a me questo ha sempre stuzzicato un certo desiderio. Bruciarsi faceva davvero male ad entrambi, fisicamente e mentalmente, ma lei non si era mai fermata dal tentare, forse aveva avuto paura di cosa sarebbe successo, ma continuava ad avvicinarsi e come un fiammifero bruciava di fiamma ardente, destinata a spegnersi. Lei lo sapeva, ma la cosa non sembrava interessarle, o forse il suo giudizio era offuscato da quello che provava per me. Non che io non provassi lo stesso, stare con lei era come mettere l'inferno vicino al paradiso, permettere a Lucifero di avvicinarsi ad un prezioso angelo. Vedevo in quella dannatissima ragazza ciò che mi era stato tolto, ciò che avevo, in qualche modo, perduto. Era come se attraverso lei potessi vedere il paradiso e dannazione, volevo raggiungerlo, o meglio, dovevo. La mia vita prima e dopo di lei è sempre stata un grosso buco nero che non mi faceva sentire vivo. Ma lei si era innamorata dell'unica persona in grado di farla vivere ma al tempo stesso bruciare, me. Cosa succede ad un angelo con le ali bruciate?
(La storia potrebbe contenere scene sessualmente esplicite e linguaggio scurrile. La presenza di queste scene a "rating rosso" sarà segnalata all'inizio del capitolo cosicché possiate saltarlo e continuare a leggere senza problemi ;) . Buona lettura)
◼ TUTTI I DIRITTI RISERVATI!
√ Completa
Sequel di " Sei mia, ragazzina!"
Era una secchiona timida e noiosa, ma fece innamorare l'uomo più ricco, stronzo e tatuato del Bronx.