New York, Washington D.C., Sokovia.
I supereroi sono entrati a far parte della vita quotidiana di miliardi di persone, salvando il mondo in più occasioni, ma allo stesso tempo, rivelando un'inquietante verità: esistono persone nel mondo con abilità che vanno oltre l'umano, capaci di combattere per il bene della terra e dei suoi abitanti, ma anche capaci di distruggerla.
Nella periferia di Londra, diversi anni prima che i supereroi facessero la loro comparsa, cresce Chloe Martin, una bambina dalle capacità fuori dal comune.
Fin da molto piccola, Chloe Martin possiede una spiccata intelligenza e un istinto sorprendente, ma all'età di sei anni, inizia a rendersi conto di non essere una bambina come le altre, ma di poter utilizzare la sua mente in modi che gli altri non posso neppure immaginare.
La sua tenera infanzia viene scossa da un evento terribile, il quale la porterà a fuggire da sé stessa, fino a quando non si ritroverà faccia a faccia con il suo passato.
Con il suo carattere non troppo facile, e con le sue straordinarie abilità, Chloe entrerà in contatto con il mondo da cui ha sempre cercato di scappare, con un solo e uno desiderio: la vendetta.
Ambientato dopo Avengers- Age of Ultron, pre Civil War
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.