Erano anni diversi, era tutta un'altra epoca, la mia. Avrei voluto camminare in un campo di fiori, su di una spiaggia, per le stradine acciottolate di qualunque città, sulla terra umida di pioggia con quel profumo tipicamente terroso che misto alla pioggia diventa inebriante risalirmi alle narici. Avrei voluto che i miei piedi saggiassero la natura, sostenessero la mia corsa, mi accompagnassero, sempre scalza. Mi immagino sempre scalza e invece non ho provato altro che il fuoco che si avverte in un paio di scarpe ad agosto o il freddo in inverno. Non so cosa si provi a camminare scalza sulla sabbia o in un giardino. I miei piedi non mi hanno mai sostenuta. Erano gli anni '60, avrei potuto essere una figlia dei fiori, una hippy nei parchi, gonne da gitana, e invece sono stata una bambina che non ha mai imparato a camminare.