Ad Harry manca il fiato, costantemente. Gli sembra quasi di vivere in apnea; è come trovarsi sott'acqua, al limite. Sta sopravvivendo, cerca disperatamente di raggiungere la superficie dell'acqua, ma alla fine non ci riesce mai. Sua madre prova ad aiutarlo, ma le sue parole gli giungono ovattate, il suono è distorto e Harry non riesce più a comprenderne il significato. La scuola è diventata un posto da cui fuggire, non più un rifugio sicuro. Le persone lo feriscono inconsapevolmente e Harry inizia a credere che, forse, non ci sia più veramente un motivo per cui lottare. E' mentre affonda, sempre più in basso, che si accorge che forse ha solo bisogno di un appiglio, una persona che lo aiuti a tornare in superficie, a respirare di nuovo. E, dopotutto, non è nemmeno troppo difficile capire chi sia quella persona.
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