Quanto la mente si spezza, abbiamo la possibilità di osservare i contorni dei pezzi che una volta uniti portano alla vita nella sua totalità.
Ma se ci soffermassimo solamente un attimo ad osservare la nostra mente ridotta in ricomponibili cocci, se non ci affrettassimo a ricomporre tutto, terrorizzati, cosa potremmo vedere?
Ecco il pezzo nero e ruvido, che corrisponde al male che vive dentro noi.
Ecco il coccio blu, che tra mille sfumature in continuo cambiamento rappresenta la speranza.
Ecco il pezzo rosso, caldo al tatto, che di rosso ci sporca le mani quando lo raccogliamo. Passione.
E quanti altri cocci...
Questa opera è dedicata al nero. Al male che vive dentro noi, a volte ben nascosto, a volte padrone. Un male che rende la vita un umido, infinito labirinto.
«Avevo sempre creduto nelle favole.
Avevo sempre sperato di viverne una.
E ora... c'ero dentro.
Camminavo tra le pagine, percorrevo sentieri di carta.
Ma l'inchiostro grondava.
Ero finita nella favola sbagliata»
_ Nica (Fabbricante di lacrime)