✔→ COMPLETA Con la testa poggiata sul cuscino, Skyler guarda impaziente quel biglietto del treno in direzione di Uneke. Seppur sia notte fonda, non ha voglia di chiudere gli occhi. L'impazienza è troppa, quasi pregherebbe al Sole di far arrivare prima il giorno; vederlo lì fra i suoi pensieri non farebbe altro che aumentare l'irrefrenabile voglia di saltare su quel treno con ore e ore di anticipo. Ha già tutto pronto da due giorni. Si morde un labbro pensando che, finalmente, lo vedrà. Il ticchettio si è fatto opprimente. I minuti non passano mai. Allora chiude gli occhi e immagina di sollevarsi sulle punte e baciargli le labbra prima di scoppiare in un risolino. Non ci riesce, li riapre. Quasi boccheggia invece di respirare. Allora si solleva, prende il suo violino e corre a piedi nudi fino al terrazzo della mansarda. Lì, nella notte, fra quelle mille note che profumano di un amore immaturo e adolescenziale, non suona, ma immagina di farlo e immagina anche che siano le braccia di Daniel a cingergli il petto tenendolo finalmente stretto a sé. Nell'oscurità di Solelka si lascia cullare da quelle fantasie, attendendo che i colori della notte lascino spazio a quelli dell'alba. Non si accorge nemmeno di essersi addormentato. Il Sole lo accarezza e lui ancora ride dietro le palpebre calate. art by: artsy-trashy.tumblr.com
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