A prima vista, Avalon e Jace hanno davvero poco in comune: se Jace ha sempre dimostrato di essere un ottimo leader, Avalon preferisce starsene in disparte a guardare, come carta da parati che osserva i mobili di una casa occupare lo spazio attorno a sé. Tuttavia, il rapporto che hanno con Jordan, fratello di lei e migliore amico di lui, li ha legati sin da piccoli. Conoscenti apparentemente anonimi, mai più che estranei compagni di scuola e di gioco, Avalon e Jace hanno passato anni a scansarsi, al punto tale da non riuscire nemmeno a restare soli con se stessi. E il motivo, seppur irragionevole, è il passato di Avalon e il silenzio che si è trascinata dietro come un macigno pronto a schiacciarla. Ora, un filo invisibile permette ai loro cuori di produrre un'eco muta di cui Avalon ha inevitabilmente paura; ora, un filo invisibile scorre tra le loro dita e li riporta a otto anni fa, quando Jace non aveva ancora lasciato gli Stati Uniti per trasferirsi a Milano con sua madre. Saranno soprattutto i ricordi di allora e le azioni del presente che li porteranno a chiedersi cosa davvero possa nascere tra loro, nonostante temano che i loro sentimenti siano crisalidi immobili nel tempo. Eppure, nessuno dei due vuole arrendersi all'idea di aver fatto troppo tardi. Due ragazzini ormai cresciuti al bivio delle loro vite. Due adulti ancora bambini che giocano a rincorrersi - e a perdersi. "Ma a me va bene diventare polvere, se sei tu." 2020-2022 © Nyx G. Nocturne | Giada Padovani Progetto originale © 2016 ! Aggiornamenti molto lenti !
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