"Letizia". Quanta ironia in un solo nome, quale ossimoro il Destino beffardo, genitori bonariamente ottimisti avevano deciso di affibbiarle in sede di battesimo. Accovacciata tra la scrivania e il muro, la schiena curva, lo sguardo fisso su piedi stretti in calzini spaiati, Letizia non poté fare a meno di riportare il pensiero laddove spesso lasciava naufragasse. Al giorno della propria nascita: quel giorno maledetto a termine del quale, in una sorta d'amara condanna, s'era deciso di darle per nome quel che in vita non sarebbe mai stata.