Vedeva tutti i giorni quel volto sfuggente percorrere le strade e poi svanire dietro gli angoli, le fontane, le colonne, la gente. Cammivana scomparendo di colpo, come una luce ad intermittenza. Forse aveva le ali ed era un'angelo, oppure era la sua ombra che lo seguiva dovunque andasse, senza lasciarlo un secondo. Lo catturava. Come un ragno cattura la sua preda. Come un leone sbrana la gazzella. Era strano. Era come se tutto a un tratto fosse rimasto impigliato nella sua ragnatela, senza rendersene conto. Vedeva le sue lunghe ciglia sbattere veloci e i suoi occhi, completamente blu, pieni di grazia. Leggiadra e delicata si aggirava nei suoi sogni la notte. Chissà da dove arrivava. Chissà come si chiamava. L'aria si faceva sempre più pesante e opprimente, ogni tanto una folata salmastra correva sotto il suo naso. Poi sentiva quel profumo di arancia e fiore di gelsomino. Una continua sensazione di sguardi puntati addosso.icata, ma i suoi occhi no, era impossibile.All Rights Reserved
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