Ludovica non ne può più, la sua vita è diventata all'improvviso un casino e di certo, un po' di monotonia non le farebbe male. Rimpiange i tempi in cui tutto era un'abitudine, quando ancora la sua amica Eleonora era una persona normale e non le sarebbe mai venuto in mente di pregarla a partecipare ad un'estenuante gita per i boschi, con l'intento di farsi leggere i tarocchi da una bizzarra fattucchiera. Il caso o il destino, lei non lo sa chi è stato il colpevole, nella sua ignoranza preferisce chiamarla 'sfiga', la porta a incontrare Matteo, tassista scapestrato di notte e consulente di giorno, e Corinne, una fattucchiera da strapazzo fuori dal normale. Per non parlare di quel mentecatto del suo mentore, l'Avv. Pietricola, che la sfrutta dalla mattina alla sera, scambiandola per un asino da soma. Uno strano incidente la condurrà alla sua prossima felicità o, per meglio dire, inferno. Si lascerà andare a tutto questo?
Dal I capitolo:
Quella specie di casa era decadente dall'inizio alla fine, ma dovevo complimentarmi con questa fattucchiera, l'ambiente faceva effetto. Varcata la soglia, non sapevo neanche io cosa pensare. Una stanza tetra e spoglia si apriva alla mia visuale, con erbe essiccate e pezzi di alberi esposti in bella mostra e il pavimento ricoperto da stuoie di paglia. Su alcuni scaffali erano appoggiati dei barattoli contenenti strane polveri colorate, lì vicino c'erano degli incensieri di rame, legati a catene, un po' impolverati. Le candele accese lasciavano lavorare la nostra fantasia, lasciando semi oscurato il volto della donna anziana, vestita solo di una semplice tunica di lino. Aveva una fronte ampia e un viso solcato dalle rughe, che le davano un non so che di vissuto, mentre occhi neri e guizzanti ci scrutavano come se volessero paralizzarci con quello sguardo magnetico.
Invece, la scena che ci si presentò davanti agli occhi non era proprio come me l'ero sempre raffigurata.
[La storia è presente anche su EFP]
《Qui le regole le faccio io. Hai capito?》
《E se non mi piacciono le tue regole?》
Ryan è la personificazione del bravo ragazzo: gentile, educato e di umile famiglia. È sicuro di sé stesso e non ha problemi ad urlare al mondo intero la sua omosessualità. Non ha mai scalfito ad alcuna regole e quando mette piede per la prima volta all'università di Yale, tutto avrebbe immaginato meno che scontrarsi con il figlio scontroso e problematico del preside.
Una spallata data per sbaglio. Un botta e risposta, ed è subito caos.
Thomas è sempre stato abituato ad ottenere quello che vuole. Essere il figlio del rettore di una delle università americane più facoltose, ha i suoi vantaggi e Thomas non se ne lascia scappare uno. Arrogante, bello, ribelle e incline a mettersi nei guai, troverà in Ryan tutto ciò che ha sempre detestato ma anche desiderato.
Tra i due sembra antipatia a prima vista. I loro caratteri non coincidono,e Ryan non ci sta a sottostare alla prepotenza di Thomas ne tanto meno alle sue assurde regole mirate a governare l'intero college.
Ma quando I due vengono messi assieme per lavorare ad un progetto, le cose si fanno ancora più complicate, perché l'antipatia cresce ma con essa anche un inspiegabile attrazione. Ma Thomas non è gay, o almeno così va dicendo in giro, eppure la vicinanza con Ryan sembra non essergli indifferente.
Una sera, i due si ritrovano coinvolti in un inseguimento da parte di un gruppo di ragazzi con cui Thomas ha dei conti in sospeso, e per mascherare la loro presenza, in un vicolo, Thomas bacia Ryan, facendo così credere di essere una coppia di passaggio.
Ma quel bacio scatenerà in entrambi rivelazioni ed emozioni a cui forse nessuno dei due era pronto...