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"Avevo la brutta abitudine di pensare troppo.
Credevo che, tra i miei stupidi film mentali e sceneggiature di una vita che speravo appartenessero alla mia, sarebbe cambiato qualcosa nelle mie giornate noiose e monotone.
Non ho mai avuto una vita da film, da libro intrigante, o semplicemente facile.
Ero invidiosa della vita che conducevano le ragazze belle, popolari, non trasparenti agli occhi degli altri.
A sedici anni è brutto sentirsi emarginati, fuori posto, non abbastanza.
Io mi sentivo così.
Come un campo di fiori ammirato da tutti.
Nessuno sarebbe rimasto ammaliato dalla bellezza di un fiore tra i binari di un treno, lerci e arrugginiti.
Avrebbero semplicemente pensato che si trovassero li per sbaglio e che, cresciuti tra la ruggine, non sarebbero mai stati all'altezza di un campo di fiori.
Il mio insignificante nome è Marilin, Marilin Collins, e sono un fiore tra i binari."
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Marilin Collins è una ragazza semplice di sedici anni.
I suoi capelli color rosso rame, ricci, scendono morbidi sulla sua pelle, che lei non sopporta, biancastra e pallida.
Le sue lentiggini, sparse in piccole quantità e in alcune zone nel suo corpo minuto, contornano il suo viso minuscolo risaltando i suoi occhi verde smeraldo.
Marilin adora leggere, scrivere e la psicologia.
Ama la cioccolata, l'inverno e tutto ciò che lo rappresenta.
Odia il caldo afoso, le notti in bianco e il rapporto con sua madre.
Scontrosa e molte volte stronza, Marilin si trovava spesso e volentieri a combattere con se stessa e gli amici di tutti i giorni.
Marilin sogna una vita diversa, sogna che qualcuno si accorga di lei, che la guardi come un raro fiore tra i binari, ed un giorno accade qualcosa che non avrebbe mai immaginato.