They say love is pain, let's hurt tonight.

«Quindi cosa hai intenzione di fare?»,
chiese Tristan abbassando di poco la voce, sedendosi al mio fianco.
«Non lo so, Tris. Mi sento come se fossi letteralmente divisa a metà», trattenni il respiro per un secondo, mi tremavano quasi le mani al solo pensiero di dover dare voce ai miei pensieri, «Sembra che una parte di me cerchi di sovrastare l'altra e viceversa, sono sempre al punto di partenza.» conclusi abbassando a mia volta il tono di voce così che le persone al di là della porta non potessero sentirci, poi sospirai lentamente nel disperato tentativo di trattenere le lacrime.
«Non so spiegare cosa provo per loro, è qualcosa che va oltre», non sarebbero bastate parole -in quel momento me ne resi conto- un sentimento che parte dalla base dello stomaco e si espande in tutto il corpo, travolgente e passionale, come lo si racconta agli altri? Una situazione così non mi era mai capitata, entrambi i ragazzi avevano conquistato la mia fiducia in poco tempo e con essa, un pezzo del mio cuore.
Sembrava paradossale eppure entrambi mi facevano provare emozioni che non sapevo neanche esistessero.
Affondai le mani tra i capelli appoggiandomi con i gomiti sulle ginocchia: ero esausta, quella situazione mi stava lentamente distruggendo.
«Sono nel mezzo, mi sento come se il mio cuore fosse strattonato da una parte all'altra con una tale forza da sentirmi dilaniare il petto alla sola vista di quegli occhi, che siano dell'uno o dell'altro.»,
a quelle parole alzai lo sguardo incrociando finalmente quello preoccupato di Tristan, il suo volto era contatto leggermente, sembrava volesse dire qualcosa ma non espresse pareri, semplicemente restò a studiarmi, in silenzio.

«Come faccio a scegliere Tris? Chi vince in uno scontro alla pari?»

Chiesi poi atterrita, senza forze, in attesa di aiuto.