Painera (inedito - anteprima)

Nel 1992 fui presentato da un amico a una anziana nobildonna romana (all'epoca 93nne) che intendeva dettare ( e forse in seguito pubblicare) le sue memorie. La signora era Nelida Lenci Crespi Malgeri e aveva vissuto una vita davvero avventurosa. Le nostre conversazioni furono una cinquantina, tutte audioregistrate in cassette che conservo ancora. Nelida era nata a San Paolo in Brasile da emigranti italiani, aveva sposato in prime nozze Dino Crespi, figlio del più ricco fazendero del cotone; poi, in seguito alla morte del primo marito (ucciso dal suo autista) si era trasferita in Italia sposando in seconde nozze Francesco Malgeri (direttore del Messaggero ai tempi di Mussolini, tant'è che al matrimonio fu testimone Galeazzo Ciano). La sua vicenda, tradotta da me in un romanzo di nome Painera (il nomignolo di Nelida da bambina) inizia con il viaggio della madre Maria Cocito alla volta del Brasile (1894) e termina nel 1980. Descrive due mondi: il coloratissimo Brasile, con la crescita della colonia italiana a San Paolo; L'Italia e Roma, i salotti neri della capitale, durante il ventennio fascista. Passando attraverso due guerre, poi il boom economico e interrompendosi agli albori dell'era mediatica. Dentro vi sono citati eventi e personaggi autentici (Giacomo Puccini, Coco Chanel, Galeazzo Ciano, Italo Balbo, il re Umberto di savoia, Ottorino Respighi, Gianni Granzotto e altri, tutti direttamente conosciuti da Nelida. Suo figlio Rudy Crespi fu l'incontrastato ambasciatore del made in Italy negli anni 50 e 60. Sua nipote Pilar Crespi una famosissima modella di Vogue).