Era una sera di Dicembre, quando ti vidi per la prima volta. Ricordo perfettamente il tuo viso paonazzo dal freddo, le mani strette in due pugni, e il mio sguardo fisso su di te, mentre ingurgitavo la mia birra scadente. Sembravi una dea scesa sulla Terra, una rosa appena sbocciata. Dalle tue movenze assomigliavi a una principessa: l'eleganza di ogni tuo passo e il modo in cui spostavi i tuoi capelli biondi. Dio, apparivi così preziosa. L'abito lungo, terribilmente regale, di cui ricordo ancora il colore, nonostante gli anni passati, era di un azzurro pastello e ricordo che pensai, che avesse la stessa sfumatura delle gemme che ti ritrovavi al posto degli occhi. Avevi uno sguardo talmente sicuro e raffinato, che io me ne innamorai quasi subito. Mi innamorai di qualcosa che andava oltre le mie possibilità, Mia dolce Kimberly. E chi lo avrebbe mai detto, che cinque anni dopo mi sarei ritrovato su questo terreno macchiato di sangue, a scrivere una lettera, all'unica donna che io abbia mai potuto amare in tutta la mia vita. Una lettera che spero riceverai presto, amore mio, visto che si possono contare sulle punta delle dita le possibilità che ho di non morire. Ma voglio che tu lo sappia, mio dolce tesoro, voglio che tu sappia quanto il mio cuore sia devoto a te e quanto ti appartenga. Ti amerò fino al mio ultimo respiro e fino a quando Dio me lo consentirà, Lady Kimberly Jane Whitmore.
Swami Cinotti è una ragazza di soli 17 anni, abita a
Roma ed ha origini Spagnole, per una scommessa fa i casting per amici...
Questa scommessa è l'inizio di tutto.