Il Figlio della Fenice è un romanzo fantasy con elementi innovativi.
Non vi compaiono i personaggi più tradizionali del fantasy quali elfi, orchi o demoni, e il ricorso alla magia è contenuto e comunque limitato ad ambiti particolari e circoscritti.
I vari protagonisti hanno tutti delle caratteristiche prevalentemente umane, e il corso delle loro avventure, scelte e azioni, è sottolineato prevalentemente dai valori perseguiti dal personaggio, positivi o negativi essi siano.
Anche i draghi, che compaiono alla fine della narrazione, hanno connotazioni diverse da quelle usuali.
Ho dato largo spazio al tema della lealtà, dell'amicizia e del sacrificio in nome di una causa, a un mondo i cui paesaggi variano da quelli del grande nord, a quelli del deserto, a un mondo che cambia secondo la razza che ne calpesta il suolo nell'avvicendarsi dei tempi e delle ere.
I personaggi si muovono in scenari sempre diversi, venendo a contatto con realtà differenti, affrontando se stessi e quel che li circonda a volte con coraggio, altre con paura, ma sempre sostenuti da una loro personale fede.
Larissa è la tipica ragazza solare, testarda e determinata ad ottenere tutto ciò che desidera.
Vogliosa di avere un nuovo inizio, si trasferisce, insieme a sua sorella, a Torino per iniziare il suo primo anno di università.
Ma non ha ancora idea di quanto questo nuovo inizio sarà, per lei, caotico e imprevedibile.
Non si aspettava sicuramente di imbattersi in Kenan Yildiz, giovane stella della Juventus, che lei ha sempre ammirato come un idolo.
Con la sua determinazione e la sua arroganza, Kenan riuscirà a trovarsi un posto nel cuore di Larissa. Ma non tutto si rivelerà essere facile.