Undici star.
Il padre della psicoanalisi, un'isola tropicale, un fottìo di telecamere, un casino di bamba: questo libro parla di morti, ma non c'è sangue. C'è però lo scheletro di un madre che non riesce a essere mamma, che infila pagine di disperazione in un viaggio a spirale discendente tra droga e delusioni. Tutto il testacoda di una vita, mese dopo mese, anno dopo anno, che non riesce a trovare una strada che sia una. Ma anche tutto il divertimento di un figlio che sa immaginare la sua mamma giocare con la memoria dei suoi idoli.
Una storia in due metà - romanzo e diario - che ha il compito di accompagnare il lettore in due mondi che da solo, per sua fortuna, non avrebbe visto mai.
«Questo libro è un romanzo al 50% perchè per metà è un'opera di fantasia e per ilrestante 50 è la rielaborazione dei diari scritti da mia madre, poi morta per droga. Ho cambiato i nomi, ho cambiato le date, i posti e buona parte dei dettagli; non il male provato da noi, né quello che sentiva lei che più o meno quando io avevo quindici anni mi ha dato il suo diario e mi ha detto di farne un libro. Perché si sapesse, mi ha spiegato, perchè leggendo la sua storia, nascosta in quella di Ginny Wood Lee nata in un paesino che non esiste, qualcuno ci potesse pensare. Prima e anche durante. Anche fosse uno solo, dico io oggi, sarei contento così.»
Ray
SCHEDA
55.000 parole.
300.000 battute.
STILE:
- iperrealista
- post-moderno
- distopico
- Irvine Welsh all'Italiana
AUTORE: Ray D'orta
CONTRIBUTOR: ghostwriterstudio.com e loscrittorefantasma.com
Isabelle Macini è una ragazza con una passione forte: la musica. Gli altri vogliono realizzare il proprio sogno, lei deve farlo. In una realtà in cui lei ha difficoltà a esprimersi, il canto è l'unica lingua che conosce, e per fortuna proprio dentro una delle scuole più famose d'Italia, incontra qualcuno che la sua lingua la sa parlare benissimo.