Un ragazzo si risveglia sulla spiaggia, il sole lo acceca le onde lo accarezzano sin fino al collo rischiando di trascinarlo a mare, i capelli sono gelatinosi per la sabbia e le alghe, frastornato tenta di alzarsi in piedi, nonostante ricordasse di averlo fatto da sempre quel abitudinario gesto risultava innaturale da indurlo a pensare che fosse rimasto fossilizzato sulla cocente sabbia.
Smuove la testa a destra e sinistra in cerca di un segno in cerca di una famigliarità nascosta, la vista ed i ricordi annebbiati lo gettano nello sconforto, le forze lo stanno per abbandonare con l'ultimo senso rimasto vigile ode un bisbiglio: è lui il nostro Prometeo!
Siamo in un epoca indecifrabile per la storia dell'umanità ove le conoscenze tecnologiche sono regresse a quelle preistoriche. Appaiono evidenti i segni di una guerra che ha fatto piombare la terra in una condizione brutalmente atavica ma non l'arma che l'ha deturpata né le motivazioni a cui utilizzo furono sospinti: cupidigia, potere, supremazia, invasione aliena, errore umano o semplicemente l'apocalisse divina.
I pochi sopravvissuti in cerca di risposte hanno recuperato un manuale, dopo anni di sforzi la tribù dei Lush è riuscita ad apprendere la comprensione della scrittura, decifrandolo in parte ed assumendo un ruolo di supremazia nei confronti delle altre tribù, ultimo rimasuglio di sopravvivenza del genere umano.
Il viaggio di Prometeo, titolo del manuale, delineava, nella tetra ipotesi di un disastro naturale o umano le conoscenze fino ad allora acquisite fossero andate perdute, venisse inscritto nel corredo genetico di una casta di uomini l'intero percorso evolutivo di conquiste assimilate, rendendoli ignari feretri di una civiltà decaduta; il susseguirsi di secoli macchiati da barbarie, violente battaglie e riti pagani sarà spezzato dall'arrivo su Toka di un messaggero dal mondo perduto.
in un mondo post-apocalittico dove regna l'anarchia, varie fazioni si contendono il controllo delle poche risorse rimaste nella speranza di sopravvivere nel nuovo mondo