[Completa] [Finalista Italian Writers Award 2017] «Mi amerai ancora tra un'infinità di anni, quando non sarò più giovane e forte, Beatrice? Quando non avrò altro che la mia anima sofferente, dolorante, ferita?» Non rispondo. Non prometto mai quello che non posso mantenere. Continuo ad accarezzarlo e lo stringo un po' più forte. «Beatrice?» «Andrea.» «Non andare.» Tu dov'eri, quando il mondo mi stava crollando addosso pezzo per pezzo? Tu dov'eri, quando io stessa mi sgretolavo, cumulo di friabile roccia? Tu dov'eri, quando non avevo bisogno di altro se non delle tue mani? Rispondo. Prometto sempre quello che posso mantenere. «Non andrò.» - Andrea ha vent'anni, Beatrice diciotto. Andrea suona la chitarra, Beatrice traduce e conta. Andrea ha le mani rovinate dal tabacco e dai calli, Beatrice dai sogni e dalle speranze. Una notte qualunque di un'afosa estate romana si sono incontrati e non si sono mollati più, in un modo o nell'altro. Sembrerebbe semplice, eppure sono passati sette anni e Beatrice e Andrea non stanno più insieme. Vi dirò di più: hanno trascorso più a tempo a rincorrersi che a viversi. Roba da matti. Io non ci ho capito poi molto, di 'sti due; voi magari buttateci un occhio e fatemi sapere se vi riesce meglio, io intanto vi aspetto. Occhio alla storia, a volte graffia. Si raccomanda di allacciare le cinture e rendere i propri cuori croccanti fuori e morbidi dentro prima di apprestarsi alla lettura.
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