VOLUME III Quando Marta, al quinto mese di una gravidanza non programmata, subisce un aborto si sente il mondo cadere addosso. Non aveva mai desiderato quel piccolo fagiolino che cresceva dentro di lei, ma sin dal primo momento in cui sentì battere il suo piccolo cuoricino decise che si sarebbe presa cura di lui e avrebbe fatto di tutto per renderlo felice. Persino continuare una relazione nata come un'avventura estiva, dalla quale però non si sentiva soddisfatta perché non lo riteneva più amore. Si domandava se avesse mai saputo cosa significasse amare, oppure se era solo innamorata dell'idea dell'amore. A causa della gravidanza aveva dovuto rinunciare al suo sogno: alla danza. L'unica cosa che riuscisse a renderla felice, a farla sentire viva, che le permetteva di sfuggire dalla realtà che la circondava. Ora è persa in un baratro e deve decidere se rialzarsi o farsi divorare dal senso di colpa e dall'oscurità. Nella vita si possono intraprendere scelte sbagliate, oppure scelte giuste che in seguito si riveleranno più sbagliate delle prime. Ed è in quel momento che si deve dimostrare se si è deboli o se si è forti. Se si desidera realmente una determinata cosa e se si è disposti a lottare con le unghie e con i denti per ottenerla. Quasi obbligata dalle sue amiche deciderà di partire per New York, per fare il provino per la Juilliard e per tentare di ricominciare da zero. Una nuova città, una nuova vita, nuovi amici e non. Decisa a non rinnamorarsi incontrerà lui: Aaron. Inglese, di bell'aspetto, a New York per seguire a sua volta il suo sogno: la musica. Anche lui con un passato che ha rischiato di trascinarlo nel baratro. Lei però non ne vuole sapere di riavere relazione. Non dopo Diego, il padre del suo bambino, che anche se è lontana cercherà di insinuarsi nella sua vita. • • • • • © TUTTI I DIRITTI RISERVATI VIETATA OGNI RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE I TRASGRESSORI SARANNO PUNITI A NORMA DI LEGGE 22 Aprile 1941 n°