[Storia partecipante al Concorso "Ricorda che l'Amore non colpisce in faccia mai" di @writherITA] A volte, il confine tra l'immaginazione e ciò che è reale non è così nitido come, invece, si pensa: alla fin fine, niente è indubitabile e nulla deve essere dato per scontato. Insomma, come possiamo dire con certezza che il nostro mondo - in cui vigono le leggi della ragione e dello scetticismo - è diverso dal loro - dove, per quotidianità, si intende la negromanzia e miracoli di ogni genere? Forse bisogna rifletterci più attentamente. Cos'è che ci divide? Tutto, si direbbe: come noi potremmo essere più avanti nell'esplorazione della scienza e della tecnologia, loro potrebbero possedere capacità che ci sono precluse. Contrariamente, cosa ci accumuna? La risposta è ancora più semplice e ovvia: l'Amore - dopotutto, l'Amore di una Regina per il suo popolo è lo stesso di una giovane madre per suo figlio. E la violenza... dato che la stessa ferocia e inumanità viene dispensata liberamente sia nella nostra normalità che nella loro. Si pensa che chi vive in realtà fantastiche sia invincibile e sovrumano, che i mali del nostro mondo siano completamente differenti dai loro - si pensa che basti impugnare una spada o saper recitare qualche incantesimo per salvare tutti e sconfiggere il male. Ma, in realtà, siamo più simili di quanto pensiamo - solo che ancora non ce ne siamo accorti. È in questo contesto che due donne, apparentemente molto diverse tra loro, si trovano a dover affrontare lo stesso sopruso... perché la fantasia può aiutarci ad aprire gli occhi su cosa veramente separa il nostro mondo dal loro. Copertina a cura di @BigEyes- Beta'ing a cura di @BigEyes- Qualsiasi altra cosa a cura di @BigEyes- (mi ha aiutata a scrivere persino la sinossi, per intenderci: un'improvviso blocco mi ha steccata) [La mia Bazize Préférée si è finalmente trasformata in una persona utile :*]
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