Fra il cielo e la terra

"Puoi tranquillamente non credermi, ma è cosi. I tuoi sogni parlano per te. Tu non sei come gli altri. Noi non siamo come gli altri. Se in diciotto anni la tua testa vuota ha capito qualcosa di vero è proprio di essere diversa. Ed ora muovi questo fottuto culo e scegli da che parte vuoi stare, perchè in te l'equilibrio del mondo sembra aver deciso di andare a puttane, esattamente come accadrà alla mia sanità mentale se non tornerò a casa".
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Soraya, o Arya, nome creatosi da sola invertendo le lettere di quello vero, ha sempre pensato di trovarsi nel posto sbagliato, nel momento peggiore. Una realtà che non potrebbe apparirle più estranea, una vita che sembra divertirsi a lacerarla, un posto nel mondo che non sembra voler arrivare. Ormai quasi diciottenne non riesce neanche a capire quale sia il luogo in cui vorrebbe fuggire: sa solo che è lontano; spera solo che lì sarà felice.
Arya non sa nulla degli intricati fili a cui l'ha aggrovigliata il destino; non può immaginare di dover imparare nuovamente tutto dall'inizio, di dover riscoprire ogni cosa, perfino se stessa.