Ryan: ragazzo di 18 anni, metà drago, alto 1,76, 19 Marzo 1999.
Ryan è nato in un piccolo paesino di nome Beacon Hills, da un padre umano e una madre drago.
Sua madre perde il controllo e uccide suo padre, e poi si suicida.
Ryan viene adottato da una famiglia di umani.
Ryan da fuori può sembrare un ragazzo fico e che non ha problemi in testa e può sembrare a volte un po' eccentrico, ma in realtà un depresso di merda.
Alex: ragazzo di 18 anni, metà lupo, alto 1,61, 22 Luglio 1999
Alex è nato a Beacon Hills, da due genitori umani.
Loro lo consideravano un errore, infatti erano divorziati. Erano entrambi ricchi, quindi i soldi da dare a lui non mancavano.
Ha sempre vissuto da solo, senza andare a scuola e avere amici.
Durante i suoi anni da adolescente, a 13 anni, durante una passeggiata come suo solito nel bosco, un lupo lo morde, trasformandolo in un lupo mannaro.
Casa sua era priva di finestre, molto rovinata, infatti gli effetti della luna piena non li ha mai provati.
A 18 anni inizia la sua vita scolastica, e conosce Ryan.
I° VOLUME
Juno è all'apparenza una ragazza normale, ma una notte, mentre sta tornando a casa, il ciondolo regalatole dalla nonna per il suo compleanno si illumina e la porta a sbandare, investendo qualcuno o qualcosa. Al mattino, nel suo appartamento, un giovane dal fascino tenebroso e da due inquietanti occhi gialli compare misteriosamente. Si fa chiamare Shen ed è alla ricerca della sciamana padrona del rubino che Juno porta al collo.
Mentre la sua vita quotidiana si svela, tra inganni e menzogne, Juno dovrà affrontare la verità sul suo ruolo nel destino e sulla straordinaria connessione con lo Shen dagli occhi ambrati.
ESTRATTO:
«Dovresti stare attenta. Ogni volta che ti procuri del male, lo sento anche io» sussurrò a un soffio dalla mia bocca. Osservai le sue labbra muoversi in modo così sinuoso ed elegante e desiderai passarvi sopra le dita, per tastarne la morbidezza. Aveva la voce roca e le sue mani mi stringevano a sé con fare protettivo.
«Forse sto solo cercando di attirare la tua attenzione» soffiai lieve. Xavier deglutì e restammo a fissarci in silenzio per quelli che parvero minuti, poi il suo respiro si fece pesante e il suo corpo si irrigidì. La sua presa abbandonò i miei fianchi e solo allora mi resi conto di cosa avessi detto.