Quattro ragazze adolescenti, otaku e non, in bilico tra le cazzate e lo studio. A scuola (e anche nella vita quotidiana) in tentazione con un angioletto che dice "Non farlo! Dai mettiti a studiare e fai qualcosa di produttivo!" la nostra testa che dice un sonoro "AHAHAHAHAHAH" e un diavoletto che dice "Mo' dai bevi un altro bicchierino di vodka così ti sputtano su instagram...Oh senti ti ricordi quella cazzata fatta 3 anni fa? (La mia mente mi intima di non ridere data la circostanza seria ma...game over. Risata ebete completata) perchè non rifacciamo quella minchiata!?" eeeeh...questo. Quattro ragazze, infinite cazzate. Ah! E ovviamente...con quattro ragazze che fa, non ci stanno periodi da terrorismo cronici? (Sicuramente se sei una ragazza sai di cosa sto parlando). Si, la "CARISSIMA" zietta ru(o)ssa che viene a farci visita ogni mese e che peggio di tua nonna ti dice "mangia! Mangia! Mangia! Dai prova questo latte col gin e le olive con la nutella e il patè di tonno contornato con lo zucchero filato che ti assicuro non sono male!". Bene, se sei talmente stupefacente da non avere bisogno di drogarti, puoi tranquillamente sopravvivere a queste storie. In caso contrario ...DIN DON LA SEGUENTE SCENA È SCONSIGLIATA AD UN PUBBLICO DI ETÀ INFERIORE AI 47 ANNI. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH. Buona lettura, e don't worry guys!
Real Madrid. La mia squadra del cuore.
Ricordo ancora quando mio padre mi portava alle partite del Real, ero solo una bambina. Quando un piccolo passaggio gli faceva spuntare un piccolo sorriso sulle labbra.
Quel sorriso che si é spento troppo in fretta, come un soffio su una candela.
Il tempo passò é la passione per il calcio non smise mai, ogni partita del Real era come vita per me.
Mia madre si riprese subito dalla perdita di papà, trovandosi un compagno qualche mese dopo. Si chiamava Julien e aveva un figlio. Hector Fort. Giocatore del Barca, numero 32.