Yuki sentiva le lacrime che stavano per scendere lungo le sue fredde e pallide guance. Guance che non si sarebbero mai arrossite quando fosse in imbarazzo,guance che probabilmente non si sarebbero più alzate per simulare un sorriso,se non fingerlo.
“Calmati Zero”, mormorò sfinita da tutte quelle ingiuste accuse. Sì che era diventata una vampira nobile,ma non poteva classificarla come tutti gli altri dopo nemmeno due ore che era avvenuta la trasformazione. “Calmati. Ti prego,fammi entrare”.
“No”, ruggì secco e freddo come il ghiaccio dell’Alaska. Non si stupì nell’aver avuto una risposta negativa – dopotutto Zero era sempre stato così da quando era entrato in casa sua, tanti anni prima – ma nemmeno aveva intenzione di cedere così facilmente.