L'illusione dei sogni

Milano, luglio 1961. Le giornate sono afose quando Federico approda nella porta d'Italia alla ricerca di fortuna: vuole vivere il miracolo economico ancora non arrivato al sud. È un impiego in libreria a costringerlo a percorrere ogni mattino la ciottolata via Casale, da cui scorge la triste e annoiata Ginny Holloway affacciata al balcone per fumare la solita Lucky Strike: ha l'accidia sul volto quella ragazza, inanimata e in vestaglia, alla ricerca di qualcosa o qualcuno sotto il suo sguardo verde.
Chi sarà mai la ragazza misteriosa, sirena tentatrice dalle mille sfaccettature? Federico lo scopre aiutandola ad affrontare la morte degli amatissimi Albert e Toby, a recuperare la gioia di vivere, quando Ginny Holloway realizza quale sia il suo nuovo posto nel mondo senza gli amici: essere felice e contemporaneamente cantare le loro gesta come fossero due eroi. In quei giorni la signorina Holloway rinasce sul retro di una vespa rubata da Federico, rinasce contro il mare in tempesta al porto di Nizza, rinasce con l'arrivo della primavera - quando apre la propria corolla per farsi portare via dal vento, proprio come un dente di leone. Solo allora Federico si rende conto di aver vissuto l'illusione di un sogno, inconsapevole di non poter far parte delle ambizioni di Ginny Holloway; lei sogna fama, successo, eternità, convincendolo dell'inesistenza della felicità pura e spirituale tanto difesa dal dolce Toby.