Buongiorno, io sono il narratore.
Ti prego di scusarmi, sono proprio una frana nelle descrizioni. Devi ringraziare la timida scrittrice che, invece di mostrarsi, preferisce mille volte far andare avanti persone come me, come i cantastorie.
Oggi ho il compito di llustrarti, in breve, di cosa parlerà mai la storia che ti narrerò.
Attenzione, spoiler: è una fanfiction.
L'autrice dice che questo non è uno spoiler.
Attenzione, non spoiler: è una fan fiction.
L'autrice mi rimprovera, dice che è DECISAMENTE troppo breve come introduzione.
Allora, è una fan fiction sul celebre e sessy Peter Parker aka Spider-man, per chi non lo sapesse. Cosa che dubito, insomma, chi mai cercherebbe delle fan fiction su Peter Parker senza sapere almeno chi sia? Ops, mi sto perdendo. Poco importa, tanto ti basterà sapere che questa sarà una personale rielaborazione dell'autrice quindi se ci saranno aspetti che potrebbero non coincedere, non allarmarti! Questo è tutto frutto di enfasi fantastica, di pura immaginazione. Ci saranno alcune piccole cose che all'apparenza potrebbero sembrarti degli erroracci, delle sviste! Eppure sono piccole caratteristiche che andranno a comporre quello che è il quadro che l'autrice vuole dipingere. Mi sto dilungando troppo, perdonami ma... capiscimi, sono un cantastorie! Narro avventure, non descrizioni!
Beh, ora, che altro dire? Io e la creatrice speriamo di averti incuriosito, mio caro estraneo.
Buona lettura, nelle descrizioni introduttive si dice sempre, no?
Ebbene, arriverderci.
Missione compiuta..? Ahi, mi è arrivato in testa un libro dalla scrittrice.
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.