Quei fogli sparsi laggiù

Un giorno qualunque. In una pausa qualunque. In un'università qualunque.

«Ehi, Sà. Lo vuoi o no un caffè?»
«No, grazie, Matt. Preferisco cercare di finire qui.»
«Ma è pausa. Non pranzi?»
«Sì, sì, adesso mangio. Sto disperatamente cercando una cosa che tanto non mi verrà mai, non son buona con i titoli.»
«Che cosa? Magari posso aiutarti.»
«Ecco, ho un sacco di storie brevi scritte in vari periodi che mi piacerebbe pubblicare, ma non ho una cazzo di idea che sia una per il titolo della raccolta.»
«Mi chiedi una roba troppo difficile. Sono queste?»
«No, questi son gli appunti di geometria. Sono quei fogli sparsi laggiù.»
«Ecco, chiamala così.»
«Come, scusa?»
«Quei fogli sparsi laggiù.»
«Mattè, sei un genio. Dai che te lo offro, 'sto caffè.»