È universalmente noto e ci sembra ovvio che una persona tormentata da un dolore o malessere organico abbandoni ogni interesse per le cose del mondo esterno che non hanno a che fare con la sua sofferenza. Da un'osservazione più accurata ci rendiamo conto che, finché dura la sua sofferenza, egli ritira altresì l'interesse libidico dai propri oggetti d'amore, cioè smette di amare. [...] Un forte egoismo instaura una protezione contro la malattia; tuttavia, prima o poi bisogna ben cominciare ad amare per non ammalarsi e se, in conseguenza di una frustrazione, si diventa incapaci di amare, inevitabilmente ci si ammala. - Sigmund Freud, Introduzione al narcisismo.