LA SOLITUDINE DEL DEMONIO

Era un normale pomeriggio d'inverno, quando ad un certo punto la stanchezza prese il sopravvento su di me. Andai a letto, mi misi a dormire, iniziai a sognare. Da quel momento iniziò il peggio. Nel sogno qualcosa mi sveglio, mi guardai attorno ma non c'era nessuno. Mi alzai dal letto e andai a controllare nelle varie stanze della casa... Le stanze erano completamente privi di presenza umana, ero solo, pensavo che i miei zii e i miei nonni tornassero da qualche commissione. Passarono 2 ore quando ad un certo punto decisi di andare per strada a fare una passeggiata. Scesi, nessuno passeggiava per le strade, ero solo, l'unico in tutto il mondo. La tensione mi soffocava la gola, iniziai a preoccuparmi. Decisi di tornare nella mia casa natale per controllare la presenza dei miei genitori, nessuno. Tornai a casa dei miei nonni pensando che quest'ultimi fossero tornati, ma così non fù. Iniziai a correre come un pazzo nei quartieri della mia città, quando ad un certo punto per la stanchezza mi misi seduto su un marciapiede. Si accese una lampadina in me, chiamare tutti i miei parenti, iniziai... I miei zii, nonni, genitori, amici tutti con il numero inesistente. Ad un certo punto sentii squillare il telefono, la suoneria era una voce che diceva:" Rispondi al telefono", presi il telefono, era il numero 666. Lanciai quest'ultimo in aria e ripresi a correre. Smisi di correre, mi voltai, dietro c'era il demone che mi inseguiva. Ripresi la mia corsa. Decisi di voltarmi una seconda volta, nessuno mi inseguiva più. Dinanzi a me si formò una voragine, mi affacciai, le anime chiedevano aiuto dall'inferno. Mi senti stringere il polso destro, il demone iniziò a tirarmi. Si fermò, mi lasciò, incredulo vidi mio bis-nonno morto pochi anni prima pronunciare queste parole:" lascialo, lui non ti appartiene". Tutto finì. Il mio bis-nonno mi consegnò le chiavi per ritornare a casa dei miei nonni dicendomi di rimettermi a letto. Mi misi a letto, mi svegliai, era tutto un sogno.