La leggenda narra che una giovane classicista, esasperata dall'ingente quantità di storie d'amore con trame incredibilmente monotone, decise di creare una raccolta di brevi racconti alternativi, i quali trattavano il tema dell'amore. Tali racconti dovevano necessariamente avere una caratteristica, ovvero l'assenza di un lieto fine.
[Disclaimer: ci saranno degli excursus (εΚφΡάσΕις) su personaggi storici che fanno parte della mia vita di scleri, tipo Rocci, il mio incubo quotidiano]
Ecco a voi dunque il risultato del lavoro della solerte classicista, spero che possa essere di vostro gradimento.
Avete letto il titolo, cosa c'è da aggiungere?
Se avete necessità di un buono psicologo dopo aver letto tutto sto scempio, fatemelo sapere perché servirebbe pure a me
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