L'anno scolastico sta per iniziare. Porta sempre con sé molte novità, ma nessuno dei due pensava che fossero così grandi, tali da minare in profondità ogni loro convinzione.
Romeo ha gli occhi perennemente combattuti, profondi, impossibili da scrutare senza sentirsi in soggezione.
Giulietta è del primo anno, studiosa, riflessiva, semplice.
Non si conoscono. Non sanno chi sia l'altro, che compare davanti all'improvviso, così diverso dal mondo intorno da non poter ignorare.
Si piacciono, inutile mentire. Quando vengono a sapere a quali famiglie appartengono, però, qualcosa dovrebbe cambiare. Invece nulla è diverso. L'attrazione è sempre potente, sfacciata, li trascina in un vortice da cui è impossibile scappare. I baci a tradimento aprono le porte ad universi sconosciuti, le fughe tra i boschi riempiono l'anima di emozione. I pomeriggi passati insieme e i momenti magici in cui si perdono, però, sono destinati a terminare quando le loro famiglie si mettono in mezzo. Si opporranno al fato già scritto, ma sapranno davvero sfuggirgli? Cosa potranno cambiare per far sì che il loro amore non venga ostacolato, ma anzi porti la pace che fugge da loro da tempo immemore?
"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota.
Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri.
E a quello che gli viene detto.
Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale.
Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole.
Nuda tra le sue braccia.
Il soggetto sono io.
E non so più dove ho messo la testa."