•Sospeso, sarà pubblicato una volta finito.• Chiunque pensi ad Hélène Lacroix non può non notare il velo nero sopra la punto del suo naso. È impossibile evitare la distesa di pianeti, il chiarore della luna e i miliardi di diamanti argentei dalla fioca luce biancastra. Quando le confessai i miei sentimenti, le dissi di aver donato il suo nome ad una stella ignaro che l'avrebbe raggiunta prematuramente. Era sempre stato quello il suo scopo, infondo desiderava solo essere vista come una stella dalla luce fioca. Aveva una strana ossessione per lo spazio, sapete? In fin dei conti tutti la ricordano così, come voleva lei: una delicata, fragile, debole stella dopo l'esplosione; che non ce l'ha fatta. Ciò che non sanno, è che era molto di più di quello che poteva apparire e penso che anche lei ne fosse consapevole. Non poteva non rendersene conto scrivendo nelle pagine del suo diario, ma decise di terminare ciò che aveva iniziato. Hélène aveva troppe sfumature per essere raccontate da terzi, ma ho provato a capirla. Spero che anche voi ne sarete capaci. Guardatevi intorno e cercate persone come lei ed aiutatele, preoccupatevi per loro. Perché se io l'avessi fatto, non sarei qua a raccontare una digrazia che mi ha coinvolto in prima persona. Non avrei sensi di colpa, domande e lei non mi mancherebbe. Potrei abbracciarla ancora. Vi do solo il benvenuto nel mondo, vita e diario Hélène Lacroix. IMPORTANTE: non saltate la premessa ad inizio libro.
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