Apollo l'ama e abbraccia la pianta come se fosse il corpo della ninfa; ne bacia i rami, ma l'albero sembra ribellarsi a quei baci. Allora il dio deluso così le dice: "Poiché tu non puoi essere mia sposa, sarai almeno l'albero mio: di te sempre, o lauro, saranno ornati i miei capelli, la mia cetra, la mia faretra». Alla fine il dio, considerati inutili i suoi tentativi, proclamò a gran voce che la pianta dell'alloro sarebbe stata sacra al suo culto e segno di gloria da porsi sul capo dei vincitori. Apollo era distrutto dalla perdita della donna che amava,era l'unica che davvero avesse amato, non erano le ninfe che lo desideravano ma l'unica che pur di non averlo aveva sacrificato la sua vita.Ma se il Destino decide la tua strada neanche un dio può cambiarla e forse i due erano destinati a stare insieme.Il dio alato non colpisce persone a caso ma quelle che sono legate e quella che poteva sembrare una vendetta di Cupido si rivelerà la più bella delle scelte.