15 parts Ongoing A volte, per farsi vedere davvero, bisogna cambiare tutto.
Lo ricordo come si ricordino le cose che fanno male: a frammenti, in silenzio.
Un ragazzo scontroso, lo sguardo sempre altrove, la voce che sapeva ferire più di un pugno. Non cercava attenzioni, eppure le attirava. Forse perché era diverso, chiuso, pieno di un'oscurità che non capivo ma che mi respingeva e mi attirava insieme.
Io, invece, ero facile da ignorare.
Troppo grassa, troppo impacciata, troppo tutto. Bastava uno sguardo per sentirmi ridicola, un commento per desiderare di scomparire. E lui... non faceva nulla per nasconderlo.
Non so se mi odiasse o semplicemente non mi vedesse. So solo che ogni suo gesto, anche il più banale, restava inciso dentro di me come un segno di ciò che non sarei mai stata.
Poi il tempo ha fatto il suo lavoro.
Ha limato, distrutto, ricostruito. Mi ha insegnato che nessuno può cancellarti se tu impari a scriverti da sola. Così ho cambiato pelle, nel corpo e nella mente. Non per diventare un'altra, ma per ritrovare quella parte di me che avevo sepolto per sopravvivere.
Quando l'ho rivisto, non mi ha riconosciuta.
E in quello sguardo smarrito ho capito che, forse, non avevo bisogno di esserlo.
La vera vittoria non era essere notata, ma essere libera.
"Sotto la mia nuova pelle" è la storia di una metamorfosi silenziosa: di ferite che diventano forza, di vergogna che si trasforma in dignità. È il racconto di come, a volte, non serve che gli altri ci vedano basta imparare a guardarsi da soli.