ciao, sono Jasmine Salak.
Ho 18 anni, capelli mori, quasi neri ed occhi marroni scuri.
Sono musulmana. Qui le donne sono ritenute inferiori, percui maltrattate, comandate e sfruttate.
Non possiamo guidare. Non possiamo uscire senza una figura maschile che ci accompagni. Indossiamo obbligatoriamente dei veli che ricropono i nostri capelli.
Mio padre sin da piccola mi spiegò che fin dalle prime forme di vita umane la donna era inferiore all'uomo, e Buddha fece questa decisone. Ma ii non ci credo. Noi donne abbiamo delle potenzialità, siamo intelligenti. Non siamo inferiori a nessuno.
Ho un gruppo di amici a Multan. Ci sono Kallinka, Karen, Sarah, Nashira, Omar, Salah e Adham.
Dalla mia nascita sono stata promessa sposa ad un ragazzo di nome Amir Eddin.
Fra pochi mesi mi dovrò sposare, senza nemmeno conoscerlo.
Non sono una donna libera. Ma tutti i giorni, alle 9 di sera, fuggo da casa mia. Mi avvio verso la via di S. maria di calcutta e mi ritrovo con i miei amici. Ed è l'unico momento in cui la mia vita non è condizionata da regole. Loro sono la mia salvezza, l'unico motivo percui riesco ancora a vivere.