« Avanti, parla: so che premi dalla voglia di chiedermi qualcosa. » Lui sorride, ma io non sono altrettanto felice, anzi: ho ancora in mente le parole di mio padre che tentano di ricordarmi che dovrei stargli lontano. Forse dovrei imparare ad ascoltare. « Perché le guardie? Siamo in un ospedale, non in una prigione. » Volta il viso, osservando i due poliziotti in divisa mentre la sua mascella pallida si tende al crescere del suo nervosismo. Un ragazzo così giovane non può nascondere così tanti segreti. « Hanno paura che io scappi di nuovo. » Confessa, tornando a guardarmi con i suoi occhi così calmi, sereni, come il suo sorriso « Sai, dicono che sono un po' pazzo. »