#511 in storie d'amore 10/04/17
Ci innamoriamo di chi è in grado di tenerci testa, di chi ci sfida, di chi non cede. Ci innamoriamo delle situazioni complicate, delle persone complicate e delle parole complicate.
Ci innamoriamo delle persone che esprimono i loro pensieri, le loro idee, pur venendoci contro. Ci innamoriamo di chi ci mette alla prova, amiamo essere messi alla prova. Insomma, ci innamoriamo di qualcuno che rende speciali i nostri difetti.
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Tratto dalla storia:
"Non ti permettere mai più a parlarmi in questo modo." dichiaro, con i nervi a fior di pelle.
Il ragazzo al mio fianco toglie i piedi dal tavolino e avvicina le sue labbra al mio orecchio. "Se no che fai?" sussurra con voce roca e tremendamente sexy.
Il mio respiro si blocca e lui comincia a lasciare umidi baci sul mio collo. Non posso fare a meno di volgere la testa verso l'alto, dandogli così più spazio per agire. Si avvicina, sempre di più, fino a quando riesco a sentire il suo respiro sulle mie labbra. Vorrei tanto continuare, ma non posso, deve capire con chi ha a che fare.
"Mmh." mormora lui, posando una mano sul mio fianco.
"Adesso tocca a me." sussurro. Comincio a lasciare caldi baci sulla sua mascella, arrivando pian piano al suo orecchio.
"Posso dirti una cosa?" bisbiglio.
Lui annuisce e gli mordo il lobo, delicatamente.
"Con me non attacca." lo colgo di sorpresa e mi allontano, annullando così ogni contatto.
"Ah, e per la cronaca, mi dispiace per quello." indico il rigonfiamento che i suoi pantaloni lasciano intravedere e ridacchio.
"Che stronza." mormora, in sottovoce.
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Lei ballerina, lui cantante.
Amélie e Trigno, che fin da subito entrano in conflitto, ad ogni piccolo sguardo, si lasciano qualcosa di indelebile dentro, qualcosa che neanche la pazzia può cancellare.