COMPLETA: RECENSIONE a cura di G. C.: Gli anni sono i '90. Quelli della musica dance nei jukebox, del Festivalbar e dei primi cellulari. Ma non solo. Sono anche gli anni d'oro dei primi amori al mare.
Questo è lo sfondo su cui si muove Valerio detto RIO, il nostro personaggio principale. Bello, giovane e sfortunato. Ingenuo, soprattutto, convinto di poter vivere la sua vita congelandola in una bolla. Convinto di poter fermare il tempo, anzi di farlo girare in un loop sempre uguale. Convinto che il cambiamento non sia altro che una chimera, per uno come lui. E intanto passa le giornate cambiandosi d'abito, vestendo all'occorrenza i panni del capo di una banda di ladri, quelli del figlio scontento di un camionista sottopagato, quelli di un amico fin troppo leale, quelli di un meccanico innamorato della sua moto.
Tra le fitte fronde di questo intreccio, spesso ci s'impiglia lei, Lara detta "Love", croce e delizia del protagonista. Che lo ama follemente, ma che non può trovare il suo amore ricambiato a causa di una stronzissima promessa fatta da Valerio al di lei fratello.
Questi sono soltanto gli ingredienti principali di una elaborata ricetta, in cui trovano spazio centinaia di spezie diverse: da un figlio di papà che gioca pericolosamente a fare lo spacciatore d'alto bordo, a un boss siciliano che cerca di sdoganare la mafia tra le città del litorale romano. C'è azione, c'è pathos. E il tutto è servito su porcellane di poesia, a volte raffinata e ricercata, a volte cruda e ruvida.
La morte non è la fine di tutto, non è la fine del viaggio, perché i debiti si pagano, le colpe si scontano e i peccati si perdonano. E anche se muori una o cento o mille altre volte, puoi sempre rialzarti.
Perché sì, è vero che si muore, ma nessuno muore per sempre.
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