Cover realizzata da: @oppaschocolateabs
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"Un giorno tornerò in possesso dei miei poteri e allora tutto ciò che possiedi, tutto ciò che ami... sarà mio."
"È come se ci fosse un castello fatto di carte sul punto di crollare, e noi dentro come stupidi"
TRATTO DA UN CAPITOLO A CASO:
«Il tuo corpo non m'interessa, ho già chi mi soddisfa. No, ciò che desidero è la tua anima, così pura e affabile. Sinceramente, mi dispiace averti sottratto al tuo sposo, ma era inevitabile. Il tuo spirito è proprio ciò che mi serve per...» s'interruppe bruscamente, scrutando con i suoi occhi scuri il volto intriso di dolore del biondo che tentava di liberarsi dalle spesse catene che gli cingevano i polsi e le caviglie.
«Sai, quel tuo sposo... com'è che si chiama?» picchiettò con un cipiglio pensieroso l'indice sul suo labbro inferiore
«Ah, sì, Jungkook!» sorrise, soddisfatto di essere riuscito a ricordarsi il nome di quel ragazzo dalla mascella marcata. «Lui... la sua anima è corrotta» ammise con tono quasi dispiaciuto, scrutando il ragazzo rannicchiato sul pavimento che si dimenava sollevare il volto di scatto, puntando il suo sguardo infuocato sul viso del ragazzo sopra di lui. «Menti» ringhiò Taehyung, strattonando le catene nel tentativo di lanciarsi verso il giovane.
Sehun ridacchiò sommessamente, inginocchiandoglisi davanti e prendendo il suo mento tra le mani. «Credi ciò che vuoi, tesoro. Ma non sai ciò che ha compiuto la sua anima. Non sai che, in realtà, essa si è impossessata di un corpo privo di vita. Quell'anima è un parassita, lo spirito di un demone. Io l'ho visto» rivelò bisbigliando al suo orecchio, sfiorandogli il lobo con le soffici labbra. Si allontanò subito dopo, piegando la testa di lato con il volto contratto in un'espressione infantile «Sai, vorrei tanto che il tuo spirito depurasse la sua. Sei nato per questo, dopotutto. Veramente, vorrei ma non posso. Mi occorri».
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"Il mondo correva troppo veloce e io, anche a ventiquattro anni, continuavo a sentirmi un bambino con la gambe troppo corte per starci dietro.
Come Alice nel Paese delle meraviglie, mi sentivo troppo piccolo per quel mondo gigantesco.
Tutto era sempre stato 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼.
Soprattutto la paura.
E il rimorso."
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"Un piccolo soffione in un campo di girasoli.
La metafora della mia vita.
Quando alzai lo sguardo, il mio cuore saltò qualche battito.
Perché Taehyung ne aveva raccolto uno.
«Siamo in una distesa enorme di girasoli e tu scegli un soffione? L'ho sempre detto che sei strano» lo presi in giro, anche se il cuore aveva iniziato a battermi un po' più forte.
Mi faceva male il petto.
«A me sembrano magnifici, molto più di rose o tulipani» si strinse nelle spalle, accarezzando con delicatezza il fiore.
Era quello il modo in cui mi avrebbe trattato se glielo avessi permesso?
«I soffioni sono poetici, non trovi? Nel loro modo di volare verso l'alto... Come se fosse una magia. Come se fossero liberi» a voler provare il suo punto, ci soffiò sopra, lasciando che i vari petali volteggiassero in aria.
Dando vita ad uno spettacolo mozzafiato.
Non riuscivo a fare altro che osservarlo, con gli occhi lucidi e il cuore che correva, anche più del mondo che tanto odiavo.
In quel momento, irrazionalmente, pensai che avrei potuto annegare in quegli occhi.
Che, per Taehyung, forse avrei potuto rallentare."
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『 They say love is pain, well darling, let's hurt tonight↷
If this love is pain, then honey let's 𝗹𝗼𝘃𝗲 tonight 』
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