"Se il tuo passato fosse qualcosa di più che inesistente, saresti diversa?"
Esitò un po' sulle parole.
Era una domanda bastarda e lo sapeva, ma l'aveva sputata fuori dai denti, quasi gli pesasse addosso.
Inspirai a fondo
"non c'è un presente senza uno straccio di passato.
Se ora mi ami, mi avresti amata anche prima? Anche prima di tutto questo?" sentenziai.
Era ancora più bastarda, perché nè io né lui sapevamo se veramente fossi stata qualcosa.
"E se scoprissi che ciò che ero non era quello che ti aspettavi - continuai piano- ora mi ameresti comunque?"
Tacque un po' e poi disse
"Smettila di piangerti addosso, ti amerei comunque e lo sai perché? Perché tu non assomigli a nessuno, nemmeno al tuo passato"
Siamo quello che siamo grazie a ciò che siamo stati.
Un bel gioco, ma quando mancano le regole, quando prima manca la parte che ti rende una persona, tu chi sei?
E se, semplicemente, non fossi stata, adesso chi saresti?
Quando è meglio non sapere.
Quando il tuo più grande desiderio è di continuare a non ricordare.
Quando non riesci a dormire la sera ma alla mattina non hai un motivo per alzarti dal letto.
Quando sei così vuota... Senza un ricordo a cui aggrapparti.
E quando, nonostante tutto, vai solo avanti.
Perché non c'è un'altra direzione.
Lui è un uomo freddo, letale, con un passato che lo ha trasformato nell'uomo che lei sarà destinata ad odiare.
Lei l'unica ragazza a sapergli tenere testa. Testarda e determinata, cercherà in tutti i modi di fermare i giochi insieme ai suoi amici, anche se questo la metterà contro l'unico uomo di cui lei si fida almeno un pò.