Esiste un luogo chiamato mente, ultraterreno e fantastico, dove tutto è possibile e ogni atto è lecito. Non ci sono giudici, non ci sono leggi, c'è solo ciò che vuoi, e un boia che decapita il conformismo del mondo.
Puoi essere tutto ciò che desideri, da qualche parte nella tua mente.
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Ricordo ancora il modo in cui il coltello affondava nella sua pelle, il dolcissimo suono del sangue che sgorgava, le sue mani supplicanti e i suoi occhi... oh, i suoi occhi, la scintilla di orrore e stupore che pervase quel viso da bambino.
Un viso ormai spento.
Evan era luce, dolcezza, sorrisi, delicatezza. Era il caffè caldo la mattina, il mare d'estate, il sole sulla pelle. Era baci sulle labbra, dita moleste nei vestiti, il profumo del dopobarba che accompagnava il mio sonno. Era i capelli arruffati al mattino, i brividi lungo la schiena e il rotolarsi nel letto facendo l'amore.
Evan era amore.
Evan, era.
"Sei la mia luce", mi diceva, credendo fossi la sua alba, ma non ero altro che l'imminente crepuscolo. Ed io credevo potesse salvare quest'anima corrotta e maledetta, ma la sua illusione mi aveva contagiata.
Era un uomo fatto di mille speranze. Diceva che ero il suo fiore; rifugiava la testa tra i miei capelli e ne aspirava l'odore, perdendosi in quel fitto buio, ma l'eccesso di delicatezza a me fa male. Mi tortura e mi uccide. E' per questo che ho fatto ciò che era necessario.
Non avevo altra scelta.
«Anche l'uomo più forte ha le sue debolezze, e le mie sono ben nascoste tra le crepe di una freddezza calcolata.»
In una cittadina di Londra degli anni 20 avvolta dall'ombra del crimine e del potere, Elias Rojas è una figura enigmatica e temuta.
Elias ha costruito il suo impero dalle ceneri con astuzia e spietatezza, guadagnandosi il rispetto e il timore di chiunque abbia incrociato il suo cammino. Nel piccolo pub di Londra, immerso nel fumo e nelle luci soffuse, Elias osserva e trama, cercando nuovi alleati per rafforzare il suo dominio.
Elias è un uomo di misteri e contraddizioni. Il suo volto, scolpito e freddo, è nascosto da uno sguardo profondo e impenetrabile. Un tatuaggio arcano impreziosisce il suo avambraccio: una piccola rosa, i suoi petali avvolti dalle fiamme, come se il fuoco stesse consumando, con grazia crudele, la delicatezza di ogni curva.
Segreti inesplorati gravano attorno a quel simbolo, segreti che Elias stesso dovrà scoprire.
La leggenda della rosa di Kronus è un eco lontano che risuona nella sua vita, un racconto sussurrato da generazioni e avvolto nel mistero. Colui che porta simbolo della rosa é destinato a scoprire un antico potere, ma al costo di un sacrificio che segnerà la sua fine o la sua redenzione.
Quando una nuova minaccia lo raggiunge in una notte tempestosa, Elias comprende che la sua partita è più pericolosa di quanto avesse previsto.
In un mondo dove la violenza è legge e il tradimento è sempre dietro l'angolo, una presenza inaspettata entra nella sua vita, una donna misteriosa, che sembra uscita dalle ombre stesse, supplica un'alleanza contro un nemico comune.
Sebbene Elias sia consapevole del rischio che comporterebbe avvicinarsi a lei, percepisce un'attrazione irresistibile per quella figura enigmatica. È come se un filo invisibile li legasse, trascinandolo verso un destino che potrebbe essere la sua rovina.