Lui lo guardava,lei lo guardava.Gli occhi di entrambi in quel momento avrebbero potuto abbattere qualsiasi muro,invadere ogni confine,distruggere il mondo intero,erano pieni di una forza intrinseca tanto grande da poter sovrastare qualsiasi cosa.Eppure,si limitavano a scambiarsi sguardi reciproci vuoti e impauriti,come due bambini che dopo aver rotto un vaso mentre giocavano in casa,subiscono le grida del padre e fissano il vuoto,quasi a volersi discolpare dell'accaduto.Ma in questo caso non vi era nessun padre,nessun uomo che potesse rimproverarli,erano grandi e vaccinati,avevano soltanto scelto di giocare a distruggersi,facendosi del male a vicenda e logorando loro stessi.
Il silenzio regnava sovrano e i rumori tipici della strada,in quel vicolo buio e abbandonato lo interrompevano di tanto in tanto.Nessuno trovava le parole,le loro lingue erano divenute mute,forse per timore di un dio,di una giustizia divina o più semplicemente di una risposta dell'interlocutore,fatto sta che nessuno dei due aveva il coraggio di muovere un solo muscolo facciale.Eppure di cose da dire ce n'erano tante,inganni,raggiri,menzogne,avrebbero potuto passare una notte intera a discutere soltanto del male che si erano fatti,in quella relazione tanto distruttiva quanto folle ed intensa.
Era una storia complicata la loro,strana per certi versi,terribilmente bella per altri;commovente ma allo stesso tempo cupa e fredda,era una storia folle,era la storia di Fabio e Mary.All Rights Reserved